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Tutte le Agevolazioni Fiscali della Mediazione Civile: Una Guida Completa

InMediaLex • 21 novembre 2024

La mediazione civile rappresenta un metodo alternativo per risolvere le controversie senza ricorrere al giudizio ordinario, offrendo tempi più rapidi e costi ridotti. Uno degli aspetti più vantaggiosi di questa procedura è la serie di agevolazioni fiscali previste per incentivare il ricorso a questa forma di risoluzione delle controversie. Vediamo nel dettaglio quali sono i benefici fiscali disponibili e come funzionano.

1. Credito d'Imposta per le Spese di Mediazione

Cos'è e come funziona?
Il credito d'imposta è una delle agevolazioni più significative per chi sceglie la mediazione civile. Permette di recuperare, in tutto o in parte, le spese sostenute per la procedura.
Chi ne ha diritto: Le parti che partecipano alla mediazione, indipendentemente dall'esito (sia che si raggiunga un accordo, sia che la mediazione non si concluda positivamente).
Quanto si può recuperare: Fino a un massimo di 600 euro per parte fino ad un massimo di €2.400,00 annui per persona fisica ed €24.000,00 per persone giuridiche. 
Come si utilizza: Il credito può essere compensato con altre imposte dovute allo Stato utilizzando il modello F24.
Nota importante: Il credito d'imposta non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali eventualmente richieste per la stessa procedura.

2. Esenzione dall'Imposta di Registro

Quali atti sono presenti?
Gli accordi pervenuti in sede di mediazione civile sono esenti dall'imposta di registro fino all'importo di 100.000 euro. Se il valore dell'accordo supera questa soglia, l'imposta è dovuta solo sulla parte eccedente.
Vantaggi pratici: Questa esenzione rappresenta un notevole risparmio, soprattutto nei casi di controversie con importi rilevanti, come successioni ereditarie o divisioni patrimoniali.

3. Esenzione da Bollo e Diritti di Segreteria

Durante tutto il procedimento di mediazione civile, gli atti, i documenti e le istanze sono esenti da:
-Imposta di bollo.
-Diritti di segreteria.
Ciò contribuisce a ridurre ulteriormente i costi amministrativi, rendendo la procedura più accessibile per tutte le parti coinvolte.

4. Detraibilità delle spese legali

Le spese sostenute per l'assistenza di un avvocato durante la mediazione possono essere dedotte fiscalmente, se inerenti alla gestione della controversia. Questo incentivo è particolarmente utile per le imprese ei professionisti, che possono includerle tra i costi deducibili nel bilancio.

5. Riduzione delle Sanzioni per le Parti Inadempienti
Anche le parti che partecipano alla mediazione in ottemperanza a un obbligo imposto dal giudice (ad esempio, in casi di mediazione obbligatoria) possono beneficiare di una riduzione delle sanzioni tributarie in caso di accordo che preveda la regolarizzazione di posizioni fiscali o contributive.

Vieni ad accedere a queste Agevolazioni?
1. Partecipazione Effettiva alla Mediazione: Per godere delle agevolazioni fiscali è essenziale partecipare attivamente agli incontri di mediazione, anche se non si raggiunge un accordo.
2. Documentazione: conservare tutte le ricevute ei documenti fiscali relativi alla mediazione (fatture del mediatore, eventuali compensi agli avvocati, ecc.).
3. Compilazione della Dichiarazione dei Redditi: Per richiedere il credito d'imposta o dichiarare le spese deducibili, bisogna includerle nella dichiarazione annuale (modello 730 o Redditi PF).

Conclusioni
Le agevolazioni fiscali legate alla mediazione civile rappresentano un incentivo concreto per favorire soluzioni rapide e meno onerose rispetto ai procedimenti giudiziari tradizionali. Sfruttarle al meglio non solo permette di risparmiare, ma contribuisce anche a rendere il sistema di giustizia civile più snello e accessibile.
La mediazione civile non è solo una strada per risolvere le controversie: è anche una scelta fiscalmente vantaggiosa. Affidarsi a un professionista qualificato per gestire la procedura può garantire un approccio corretto e il massimo beneficio economico.


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